Lo scorso 9 luglio è stato firmato il decreto che rende attuativo l’articolo 7-bis del D.Lgs. 128/2015, che introduce un regime opzionale di Tax Control Framework (TCF) destinato anche alle piccole e medie imprese che, pur non possedendo i requisiti dimensionali per l’accesso alla cooperative compliance, intendano dotarsi volontariamente di un sistema strutturato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.
Si tratta di un intervento normativo che amplia significativamente il perimetro della norma, rendendola potenzialmente accessibile anche a soggetti il cui volume d’affari o ricavi sia inferiore ai 750 milioni di euro, soglia che scenderà a 500 milioni dal 2026 e a 100 milioni dal 2028.
Principali vantaggi:
- Protezione sanzionatoria: disapplicazione di sanzioni amministrative e penali per rischi fiscali gestiti tramite interpello preventivo
- Maggiore trasparenza e affidabilità: un sistema strutturato di controllo fiscale migliora il rapporto con autorità, stakeholder e istituti finanziari
Impegni richiesti:
- Preparazione di documenti (strategia fiscale, mappatura rischi, certificazione indipendente) prima dell’opzione
- Impegno biennale con possibilità di rinnovo tacito
- Sistema interno aggiornato: richiede competenze contabili, organizzative e legali
Noi di Nexus Avvocati e Commercialisti restiamo a disposizione per parlare di come implementare il TCF nella vostra impresa.